Discussione Pubblica sulle Riforme Costituzionali

Composizione del Parlamento

Tra gli elementi rilevanti su questo tema: il numero e le funzioni delle camere, la loro composizione e dimensione, tipologia di rappresentanza territoriale nel caso del Senato, funzioni legislative del Senato, Statuto dell'opposizione.

RIPARTIRE - Progetti per il rinnovamento dell'Italia

da Mariagrazia Baschieri
In varie sezioni sono stati pubblicati interventi che proponevano una modifica costituzionale di ampia portata, in senso federalista e presidenzialista e per l'abolizione delle regioni a favore delle province.

Editor's picks

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monocameralismo e bicameralismo perfetto

da Mirco Manzi
la modifica dela nostra costituzione puo mantenere il senato e la camera dei deputati facendoli funizonare sempre come una sola camera quasi fossero sempre in seduta comune. 105 senatori e 420 deputati sono sufficienti per formare una assemblea di 525 membri , con 420 eletti a suffragio universale 100 eletti dai consiglieri comunali e regionali e 5 senatori a vita nominati dal presidente della repubblica ma non con l'interpretazione che diede il presidente eprtini ( ogni presidente puo nominare 5 senatori indipendentemente dal numero già presente di senatori a vita, ma di considerare il numero 5 finito per cui se un presidente della repubblica se ne trova 5 nominati al momento della sua elezione non ne puo nominare neanche uno.) la fiducia al governo è riservara ai 420 eletti dal popolo ma i senatori mantengono la loro individuale iniziativa legislativa per l'iter delle leggi non di proposta governativa.
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elezione politici

da eugenio pecchio
eleggere solo deputati. eliminazione dei senatori, magari tenendo il senato composto dai rappresentanti delle regioni nella misura del presidente, un rappresentante della maggioranza e uno dell'opposizione con compito di sola consultazione senza potere decisionale. elezione in un solo collegio, quello di residenza, retribuzioni max di 10000 mensili in totale. soglia di sbarramento al 5% ai partiti per entrare in parlamento, e senza coalizioni.due mandati e poi basta. rimettere le preferenze alle elezioni.
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Restituzione della fiducia nei partiti

da Francesco Zinzanella
La grave disaffezione certificata dagli andamenti dei flussi degli aventi diritto al voto nelle varie consultazioni elettorali è ritenuta a giusta ragione un pericolo per la vita democratica, se non altro perché instilla nei cittadini un senso di rassegnazione dinanzi alla circostanza che il sistema politico-istituzionale non è in grado di rispondere ai loro bisogni effettivi ed al governo del Paese.
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Il sistema bicamerale italiano "quasi-perfetto" non dev'essere modificato: due Camere e due Fiducie complementari e indipendenti al Governo sono garanzia che la Sovranità del popolo italiano si mantenga come nel '48, non venga cioè dimezzata.

da michelangelo castellarin
Il Parlamento con due Camere limita i poteri forti al vertice di una Nazione quando la Fiducia al Governo dev'essere espressa da entrambe: è una garanzia di tutela della sovranità popolare, già espressa dai Costituenti nel '48. Due sovranità uguali e concorrenti si controllano e temperano, ben più quando solo una sola è al potere Legislativo o a fare o disfare il Governo del Paese. Il problema già evidenziato nel '48 è il ruolo privatistico dei partiti politici italiani (Art.49) che può facilmente aggirare e svilire la distinzione istituzionale tra i due esercizi complementari e concorrenti: il ruolo camerale e quello senatoriale del potere sovrano.
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QUANTA GENTE

da LORENZO ACERBONI
Disse il saggio: - Affinchè una riunione produca risultati è necessario che sia composta da un numero dispari di persone, meglio se inferiore a tre -. Un paradosso? Si, ma se si pensa ai risultati fallimentari ottenuti dalle migliaia di persone (spessso inutili ma sempre costose) che popolano il Parlamento europeo, il Colle, Il Senato, la Camera, le regioni, le provincie ed i comuni, con la pletora di consulenti e boiardi (spesso incapaci ma sempre costosi) il paradosso diventa meno paradossale.
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SUPERAMENTO DEL BICAMERALISMO PERFETTO E DEGLI ODIOSI PRIVILEGI DEI PARLAMENTARI

da paolo pani
1 - Il bicameralismo perfetto è un sistema inefficiente ed inutilmente farraginoso.
2 - Oggi i parlamentari non sono scelti direttamente dagli elettori, ma attraverso liste bloccate confezionate dai partiti: occorre abrogare il "porcellum" ed adottare un sistema elettorale che garantisca a ciascun cittadino di sapere esattamente quale persona lo rappresenterà in Parlamento.
3 - La sperequazione fra il trattamento economico e previdenziale dei parlamentari e quello dei "comuni cittadini" è spaventosa e, oltre ad essere iniqua, porta inevitabilmente ad uno scollamento tra il cittadino e le istituzioni.
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Una Camera dove fare le leggi e un Senato delle Regioni

da Franco Moggia
Non servono due camere per votare le leggi che devono essere poche ma buone che servano a migliorare i rapporti con la comunità. Il Senato delle Regioni, ogni regione dovrebbe essere rappresentata da almeno 4 senatori eletti dalla gente salvaguardando l'onestà, mentre per la Camera basterebbe solo 300 deputati senza portaborse, ognuno dei quali eletti dai propri territori in base all'onestà e rispetto del prossimo.
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Camera Tecnica e dell'Associazionismo

da Antonio Porta
Le Camere, secondo Costituzione, sono costituite da membri della diplomazia politica, afferenti ai Partiti, ed eletti dai cittadini (o nominati dai Partiti grazie all'attuale Legge Elettorale). Ma gli stessi Partiti soffrono ormai di mali storici (finanziamenti a parte, non hanno "bilanci a zero" come penso dovrebbe essere) mentre l'elettorato è sovente disinformato, confuso e spesso tirato a parte per vie non del tutto politically correct.
Conseguenza di ciò è che, inquisiti a parte, siedono in Parlamento figure non pienamente votate al ruolo che competerebbe loro. La politica è vista come professione (con scopo di lucro), e non come missione, spesso con intenti puramente arrivistici.
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Diritto di voto a punti,come la patente! Uscire dalla crisi con riforme radicali di elettorato e professioni cruciali per la società' . fanta-costituzione, ma non troppo

da antonio lampis
Non bastano piccole riforme, occorre essere radicali per uscire dalla palude attuale: nei partiti vanno troppo spesso persone che non troverebbero un lavoro, al voto persone in totale balia di un sistema mediatico malato, le università sono ormai inadeguate alle esigenze sociali, la magistratura spesso non ha avuto altra esperienza sociale e lo stesso vale per chi lavora nei media.Meglio lavorare altrove per qualche anno prima di assumere funzioni così delicate.
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